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Passione Bio

Azienda La Prata, tre generazioni di biologico autentico

azienda agricola La Prata con Brugiafreddo allevatore
Conosciamo Luca Brugiafreddo, titolare de La Prata di Racconigi (CN), una moderna azienda zootecnica, dal 1999 biologica certificata.
Dalla sua azienda proviene parte del latte con cui vengono prodotti gli yogurt BioMu. Con Luca condividiamo quegli stessi princìpi, quei valori etici applicati all’agricoltura che guidano il nostro modo di lavorare e produrre. 
Luca, ci descrivi la tua azienda?

La Prata è un’azienda a conduzione familiare. Mio nonno iniziò ad allevare animali negli anni ‘50, mio papà ne raccolse l’eredità e ora tocca a me. Dal 2012 sono io il titolare, e con tanto entusiasmo cerco di portare avanti l’attività. L’azienda si si estende su circa 50 ettari, coltivati interamente con metodo biologico. Le stalle ospitano circa 130 bovini di razza Frisona e la nostra caratteristica è quella di produrre totalmente il fabbisogno alimentare dei nostri capi di bestiame, che si alimentano esclusivamente con fieno di prato stabile, loietto, erba medica, soia, orzo, mais, pisello proteico, favino, tutto coltivato nei campi di nostra proprietà.
Acquistiamo soltanto una piccola parte di mangime, comunque biologico certificato, che utilizziamo nel sistema di alimentazione automatizzata.

Un’azienda in cui il biologico ha una grande importanza.

Si, siamo certificati dal 1999 e ci sentiamo un po’ pionieri del biologico nella nostra zona. A quel tempo mio papà volle andare controcorrente, per produrre un latte più genuino, per diminuire l’impatto ambientale e stabilire un rapporto di rispetto con la natura. Da allora le nostre scelte sono sempre andate in quella direzione: nel 2012, anno in cui sono subentrato io, ho realizzato, grazie alla vincita di un bando, due impianti fotovoltaici, uno dei quali copre il fabbisogno dell’azienda e l’altro produce energia elettrica che viene immessa in rete.

Il metodo di allevamento biologico influisce anche sulla qualità del prodotto finale?

Assolutamente si. Il benessere degli animali è molto elevato, di conseguenza il latte è di alta qualità.
Nell’agosto 2018 abbiamo ottenuto anche la certificazione “STG – Latte Fieno”, e siamo una delle pochissime aziende in Italia ad avere entrambe le certificazioni. Lavorare per questo ulteriore riconoscimento ci è sembrato il naturale completamento della strada già intrapresa con il biologico: Abbiamo adattato la gestione del suolo per avere a disposizione foraggio secco non fermentato, come prevede il regolamento, in più il bestiame viene portato al pascolo. In questo modo il latte è davvero di qualità molto alta, prodotto “come una volta”.

Una produzione “all’antica” come facevano i nostri nonni. Niente tecnologia in stalla?

Al contrario! La grande sfida è quella di condurre l’allevamento nel pieno rispetto degli equilibri naturali, senza forzature, ma con l’aiuto della tecnologia, che permette di ottimizzare e migliorare la produzione. Circa 60 capi vengono munti da un robot che svolge l’operazione autonomamente.

Dalle tue parole traspare molto entusiasmo!

Amo tantissimo il mio lavoro, mi motiva pensare a nuovi progetti, a nuove frontiere, sempre però basati su valori ben saldi: un’agricoltura meno intensiva e più sostenibile, mi ispiro  al passato utilizzando però le tecnologie più moderne. La casa rurale è del 1600 ed era un convento di suore. Quando mio nonno  arrivò nel 1954 si presentava come un rudere, poco per volta siamo riusciti a creare un’azienda moderna mantenendo le buone pratiche agricole iniziate da lui.
Nel 2015 sono stato premiato da Pianeta PSR al concorso “Nuovi fattori di Successo” riservato a tutte le aziende “over 40” italiane, dove sono risultato all’undicesimo posto in Italia e primo in Piemonte. E’ stato apprezzato il mio impegno nel biologico, la produzione di energia elettrica grazie al fotovoltaico, e l’attività di Fattoria Didattica, che porto avanti dal 2009. Tutto ciò mi dà una forte carica!

 

vacche al pascolo in un prato

Come nasce la collaborazione con BioMu?

Noi e Tesori Bio siamo entrambe realtà della provincia di Cuneo (la Cooperativa Tesori Bio produce il marchio BioMu e ha sede a Cervasca  – Cuneo – ndr), e abbiamo molto in comune: crediamo fermamente in un’agricoltura sostenibile, nel rispetto dei ritmi naturali di piante e animali. In questo senso produrre biologico è “naturale” per entrambi! e in più, la vicinanza ci consente di avere un prodotto a km0.

BioMu ha scelto di definirsi “Biologico Autentico”. Cosa ne pensi?

Penso che sia la definizione perfetta per chi lavora con serietà, etica e trasparenza ed è un concetto che sento di condividere profondamente.
Come è giusto che sia, siamo soggetti a tantissimi controlli che negli anni hanno sempre dato esito positivo. Questo per me è motivo di orgoglio ed è conferma che sto lavorando bene, anche se non potrei fare diversamente, perché ci credo davvero. 

Progetti per il futuro?

Tanti! Molti riguardano anche la Cooperativa Tesori Bio. Insieme abbiamo iniziato uno studio sul concetto di Simbiotico, che prevede di micorizzare le piante in modo da renderle naturalmente più vigorose e produttive; una sorta di biologico del seme. Ho in programma inoltre di valorizzare la carne, proveniente dal mio allevamento, a km0, non intensivo, biologico, mettendola in vendita per il consumatore finale.